27.7.09

Cuore di vetro

Cuore di vetro

Soffiava forte quella sera il Khamsin, rendendo l'ora crepuscolare in cui già le prime ombre cominciavano a fiorire aprendosi come un enorme fiore color violetto all'orizzonte particolarmente fresca nella zona desertica dell'egitto occidentale situata in prossimità del delta del Nilo dove si stava procedendo alla costruzione della piramide in onore del grande faraone ...Khashin uno degli schiavi impiegati nei lavori più faticosi necessari all'edificazione del monumento,se ne stava seduto su una pietra godendosi il colore del cielo appena un pò appannato dalla nebbia serale. Era in uno dei suoi rarissimi momenti di pausa e lo impiegava per recuperare le forze e ritemprare lo spirito meditando.

Ecco in quell'istante particolarmente sereno gli sembrava quasi di trovarsi immerso dentro a un altro tempo e dimensione, quasi non fosse in quel dato luogo ma tutto scaturisse frutto della sua fervida fantasia.

Cosi guardando lo spumeggiante scenario che lo circondava si sentiva lieto nonostante le numerose difficotà della sua esistenza, presto sarebbe tornato alla sua capanna li lo attendeva l'amatissima sposa e i sette figli e pregustando già l'attimo dolce del ritorno sorrideva tra sè mentre ascoltava il respiro del vento sussurrare antiche leggende sollevando col suo ritmico alitare,polveri nell'aria.
Fu proprio durante questo sprazzo di tempo che la sua attenzione fu attirata da una scatola dalla tinta leggermente sbiadita recante sul coperchio la seguente dicitura; "Non violare il segreto della vita e della morte" ovviamente rimase perplesso e in forse se aprirla o meno,però alfine la sua curiosità ebbe il sopravvento e senza indugio sollevò il coperchio dello strano scrigno...
Simultanemente dal fondo emerse un immenso vapore e ogni cosa intorno fu oscurata, rendendo quasi irreale quel luogo fino a un attimo prima sereno..Khashin poteva adesso sentire il battito del suo cuore galoppare all'impazzata, mentre un lungo brivido si diramava gelido lungo le fibre del suo corpo attanagliato dal terrore...Non era più in grado nemmeno di pensare;quando la strana e informe creatura con voce gracchiante in tal modo lo apostrofò

"Comanda e chiedimi cosa desideri e io farò di te l'uomo più ricco, potente e felice della terra ..."
"Chi sei ? Rispose con un fil di fiato, l'uomo ascoltando l'eco ballerino delle sue parole e sentendole estranee alla sua bocca,simili a controsensi stipati or fuorisciti dal suo esasperato stato d'apprensione.

"Io sono il fedele servitore di Anubi, Signore del regno nascosto - parla piccolo essere perchè tra un minuto non potrai dirmi cosa vuoi faccia per te "

"Ecco : vorrei vivere agiatamente assieme a tutta la mia famiglia e colmo di onori onde non conoscere alcun tipo di stento o fatica in questa realtà, mettendo fine all'umiliante condizione di servo costretto a faticare ore e ore sotto la vampa ardente del sole privo di cibo e acqua e di qualsiasi altro diritto se non quello consessomi di riposare per ricaricare le energie."

"Sarai accontentato a una condizione: per sette anni possiederai ricchezza,fama e fortuna ma alla fine del periodo stabilito dovrai nuovamente tornare qui a portarmi in segno della tua gratitudine qualunque cosa io ti domanderò"

E sia! Verrai esaudito, metti al dito questo anello per ricordare ciò che mi devi detto fatto Khashir indossò il gioello e l'essenza scomparve come per incanto...

Tornando a casa s'avvide che al posto della povera casupola ove abitava era sorto un elegante palazzo degno di un dignitario di corte,la moglie Thiensin riccamente abbigliata assieme alla prole lo circondava di premure e riguardi,insomma aveva la vita che aveva si lungamente sognata, la folla s'inchinava al suo passaggio venerandolo quasi fosse un dio -proprio una bella differenza da prima

Naturalmente passarono gli anni e presto gunse la data convenuta in quel lontano giorno Khashin appressandosi l'ora dell'appuntamento, avvertiva in se' quasi un presentimento che non lo faceva davvero star tranquillo teneva nervosemente tra le dita l'urna ormai vuota e man mano s'avvicinava in prossimità del deserto,si sentiva ancor più inquieto ....
Bè ripeteva tra sè una promessa va mantenuta, animo via non preoccuparti quindi fermandosi colà restò silenziosamente in attesa e la Creatura informe non si fece aspettare troppo evanescente si levò simile a una grossa nube manifestandosi alla sua vista

"Eccoci di nuovo qua spero onorerai il tuo debito "
"Sono qui per questo disponi di me a tuo piacimento"
Bene voglio possedere il tuo cuore... strappatelo dal petto ! - lo porterò nel sacro terreno in dono al mio Signore -
Tieni ! Qua c'è la lama inciditi il petto ...
L'uomo sbiancato in viso si apprestò immanente a eseguire l'ordine quando la Dea Iside sdegnata dalla richiesta intercesse in suo favore presso Anubi ma troppo tardi !
Il cuore giaceva adagiato sulla sabbia, simile a una rosa scarlatta e palpitante e Kashir disteso accanto a lui era già irrigito , preda della morte

Selkis la splendente allora per ordine di Re dispose un rito magico per resuscitare l'uomo a patto comunque che il suo cuore fosse eternamente custodito dentro al cofanetto trovato sette lustri prima sul posto ...Tutti i suoi palpiti istantaneamente cessarono di colpo e l'organo sotto l'influsso della solenne evocazione venne mutato in trasparente sagoma di vetro per rammentare che ognuno di noi ha in sè la facoltà di scegliere il tipo di sorte da segiure liberamente ma una volta deciso esiste un prezzo da pagare se non ci si sa accontetntare
di quel che si possiede illudendosi di viver meglio e in fin dei conti nè glorie o denaro possano aquistare la felicità.
Quanto a Kashir privo del suo ritmo vitale vaga senza quiete tra le dune,cercando il suo cuore custodito ora nel ventre della terra... per l'eternità.

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